Scuola di Teatro "Giuseppe Giacosa"

La scuola di teatro diventa il luogo dove bambini e ragazzi sviluppano, attraverso il teatro, la propria personalità e capacità di relazione. Contemporaneamente imparano le tecniche della recitazione e il lavoro di gruppo verso un obiettivo comune. Attraverso gli spettacoli che concludono le sessioni coinvolgono le famiglie nel rito sociale della rappresentazione. 

La Scuola di Teatro “G. Giacosa” abita gli spazi del Teatro Giacosa e dell’ex Chiesa di Santa Marta, è promossa e organizzata da Il Contato del Canavese, referente organizzativo Silvia Naretto, ed è condotta da Marco Bricco (Unoteatro, Torino), è organizzata in 25 incontri da ottobre a maggio e si concluderà con lo spettacolo finale al Teatro “Giuseppe Giacosa” di Ivrea.

Il Natale perduto – e ritrovato, insieme

C’era una volta un Natale che, senza rumore, era sparito. Niente luci, niente regali, niente abbracci. Solo silenzio, smarrimento, una città svuotata dallo stupore. Ma poi, dal buio del palco, è nata una luce. Un gruppo di bambini e ragazzi, dai 6 ai 13 anni, ha dato voce a questa assenza. Con una grazia disarmante, con battute che facevano sorridere e riflettere, hanno portato in scena un mondo senza Natale – e il coraggio di cercarlo, insieme. Tra giornali che urlano “Edizione straordinaria!” e piccole torce che esplorano il mistero, si è snodata una storia collettiva, poetica e piena di speranza. Una favola moderna, costruita con intelligenza, ironia, emozione. E alla fine, con un cappello rosso in testa e un sorriso largo quanto l’infanzia, ognuno di loro ha dichiarato con orgoglio:“Io sono il Natale!”In ogni lingua, per ogni cuore. Il pubblico, commosso e coinvolto, ha risposto con un lungo applauso: per la bravura, l’impegno, la verità scenica che solo i più giovani sanno regalare. Grazie alla passione di tutti i bambini e i ragazzi della Scuola di Teatro “Giuseppe Giacosa”, alla regia attenta di Marco Bricco, a tutti coloro che in vario modo hanno contribuito allo spettacolo. E grazie a tutte le famiglie che credono che il teatro – come il Natale – si costruisce insieme, con cura. Il Natale o, meglio, lo spirito del Natale non si è perso. Era solo in cerca di voci giuste per tornare a splendere. E sabato 17 maggio, a Ivrea, le ha trovate.

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La Città Nuova – frammenti di un sogno condiviso

C’è una città che non troverete su nessuna mappa, ma che ha preso vita davanti ai nostri occhi durante lo spettacolo finale della Scuola di Teatro “G. Giacosa”, organizzata da Il Contato del Canavese. Una città costruita non con mattoni, ma con desideri, parole, emozioni. L’hanno immaginata e abitata dodici ragazzi e ragazze, dai 13 ai 22 anni, con l’energia di chi sa ancora credere nell’utopia. Sul finale, sono stati raggiunti in scena da sette adulti che hanno partecipato al laboratorio “Il Carro dei Comici”, testimoni e complici di un patto silenzioso tra generazioni. “La Città Nuova” non è stato solo uno spettacolo, ma un invito a guardare oltre, a sognare spazi di libertà, dialogo, rispetto, inclusione. Un teatro trasformato in luogo di accoglienza, dove le parole scivolavano leggere come il suono delle onde al pontile o risuonavano con forza nelle piazze di una cittadinanza ideale. Il pubblico? Conquistato. Emozionato. Coinvolto fino a diventare parte della narrazione e dello spettacolo stesso, lanciando desideri nella Fontana, svelando confidenze sotto il cielo del porto o facendo proposte per migliorare la città. E forse, chissà, ogni spettatore è tornato a casa con una domanda nel cuore: che forma ha, per me, una città davvero nuova? Grazie a chi ha costruito, parola dopo parola, questo viaggio. Al talento generoso di ognuno di tutti i ragazzi in scena, alla risposta divertita e complice del pubblico, alla presenza e all’impegno del gruppo “Il Carro dei Comici”, alla regia attenta di Marco Bricco, a tutti coloro che in vario modo hanno contribuito allo spettacolo. Un sogno in scena. Un applauso che continua.

CARRO DEI COMICI Laboratorio teatrale per adulti, condotto da Marco Bricco – Unoteatro, Torino

Il Carro dei Comici è un laboratorio teatrale particolare, concepito come una piccola avventura da vivere insieme. Come una storia da giocare e costruire passo dopo passo, nel ruolo di protagonista.

Una storia semplice, alla portata di tutti, costruita attorno all’idea di un viaggio tanto misterioso quanto intrigante, quello di un Carro di Comici nomadi, giunto lì chissà come e diretto non si sa dove. E su quel carro si dovrà salire per scommettere sulla propria curiosità di andare oltre e di misurarsi faccia a faccia con il mondo del teatro, quello che conserviamo nel nostro immaginario così come quello che appartiene ad altre persone, desiderose quanto noi di intraprendere lo stesso viaggio.

Una scommessa, certo, in cui ognuno sarà chiamato, esattamente come al tempo degli artisti erranti, a barattare la propria abilità nel creare alchimie teatrali con la possibilità di proseguire il viaggio, per giungere, finalmente, ad una meta possibile, dove poter fare i conti con il proprio teatro e, magari, intraprendere nuovi viaggi.

Un’avventura teatrale aperta a tutti, in cui occorre solo la voglia di mettersi in gioco con tutta la serenità necessaria a provare gusto per ciò che si sta facendo, con tutta la curiosità indispensabile per incrociare le vie del teatro.